Stupro di Capodanno: la ragazza racconta la sua notte da incubo

La ragazza vittima dello stupro di Primavalle la notte di Capodanno di 3 anni fa, ha raccontato l’orribile episodio in tribunale. La 19enne ha raccontato ai giudici come sono andate le cose quella notte e le successive ore. In aula anche Patrizio Ranieri, accusato insieme ad altri amici, di aver violentato la ragazza.
“Avevo dolori dappertutto, dalle gambe alla pelle piena di graffi. Fino ai glutei. Accanto a me dormiva un’amica. Le ho chiesto aiuto ma non mi ha voluto ascoltare”. Dopo la prima violenza sono scesa al piano di sotto, non capivo più niente. C’era la mia amica, mi ha chiesto come stessi. Ma non sapevo cosa dirle. Mi ha detto solo che voleva andare via con il fidanzato, affidandomi a un’altra coppia. A quel punto la situazione è continuata a peggiorare. Non ho capito più niente. Anche l’altra coppia di amici è andata via. Non sono riuscita a fermarli. Non sono stata in grado di dire loro di restare con me. Dentro mi dicevo ‘non va bene così’… e invece è successo”.
La ragazza continua dicendo come la mattina, di fronte al padre dell’amica che la ospita a Roma e che le ha chiesto se fosse successo qualcosa, non sia riuscita a parlare: “Gli ho detto che ero caduta dalle scale, ho pianto. Ma non mi ha fatto domande, non è stato invasivo. Mi ha detto di farmi una doccia, di prendere vestiti puliti, mangiare e dormire. Ma io sentivo dolore ovunque, ero sotto shock. Ho fatto la doccia, l’acqua calda mi ha sempre calmata. Ma non riuscivo a toccare il mio corpo, a lavarmi. Vedevo solo l’acqua che scorreva e sentivo dolore, ero schifata da me stessa anche per i graffi e i lividi che avevo sul corpo”.
Solo a quel punto la ragazza riesce ad aprirsi e a raccontare tutto ai suoi amici.



